Il lifting (ritidectomia) permette di correggere rughe e cedimenti del viso riposizionando i tessuti molli (SMAS: sistema muscolo aponeurotico superficiale) e rimuovendo la pelle in eccesso, dando al volto un aspetto più giovane e meno appesantito.
A seconda dei distretti anatomici interessati distinguiamo:
- lifting cervico-facciale (riposizionamento dei tessuti molli del collo, del terzo medio e inferiore del viso che permette di attenuare i solchi naso-labiali, labio-mentonieri e di definire il profilo della mandibola e del collo)
- lifting temporale (tecnica alternativa al lifting diretto del sopracciglio)
- lifting del terzo medio (permette di ripristinare i volumi a livello zigomatico, si esegue attraverso l’accesso della blefaroplastica inferiore che può essere praticata contestualmente; rappresenta una valida e più duratura all’impiego di filler o al lipofilling)
Il minilifting non è altro che un lifting con un’area di scollamento limitata e pertanto una minore estensione delle cicatrici; ne esistono diverse varianti.
La medicazione con bende a scopo compressivo viene rimossa dopo 24 ore e al paziente viene fatta indossare una guaina da utilizzare nei giorni successivi.